Il Comitato vuole evitare che ulteriori 30 ettari di zona Agricola pregiata vengano sconvolti da altri decenni di sfruttamento che sta per essere nuovamente autorizzato. Come cittadini siamo aperti a soluzioni diverse: abbiamo un’apertura mentale tale da riporre fiducia nella scienza e nell’osservazione dei dati, senza pregiudizi.
Ma siamo fortemente convinti, proprio dall’esperienza acquisita in questi anni, che un prolungamento ultradecennale con uno sfruttamento che interessa porzioni enormi di terreno coltivato anche a vigneti e uliveti non si debba assolutamente fare.